A UN UOMO,
GRANDE ARTISTA E GRANDE AMICO
Nicolò Nefri

Mario Rossello, mio amico, savonese come me, approdato dalla Liguria a Milano come me e come me sempre un po’ nostalgico della città nativa e del suo mare. Non saprei dire da quanto tempo lo conosco – mi pare di averlo conosciuto da sempre – lui artista fin da giovanissimo.
Il suo percorso artistico è cominciato dalla scultura per poi sfociare soprattutto verso la pittura.
A Milano abbiamo avuto contatti frequenti, soprattutto professionali, consistenti nell’utilizzo della sua creatività per valorizzare alcune delle sedi operative della Società del Gruppo Rinascente di cui mi occupavo.
Rossello godeva a quel tempo già di un successo artistico rappresentato dalla sua attività di pittore moderno, non esageratamente astratto, in continua ascesa.
Ricordo con piacere la serie di pittura dedicata agli alberi e le sue sculture di grande fattura, molte delle quali collocate davanti a grandi complessi istituzionali.
I segni della nostra collaborazione sono ancora oggi evidenti: emblematico è quello relativo alla filiale Rinascente di Milano – la più importante del Gruppo – che, in occasione dello sviluppo dimensionale degli spazi di vendita e di costruzione del relativo parcheggio auto, si avvalse dell’opera di Rossello. Il quale realizzò una grande scultura in marmo bianco di Carrara, riproducente un mirabile volo di gabbiani, che fu posto su una parete della struttura con affaccio su via S. Radegonda.
La delicatezza di quell’intervento, la quasi poetica connotazione della libertà di quel volo, determinò certamente una maggiore qualità, un valore aggiunto dell’intervento costruttivo.
Sullo stesso edificio venne realizzato Il sole dentro di noi, un intarsio di marmi con lo scopo di dare luce al portico di attraversamento.
Io e Valentino Benati, architetto e progettista di molte realizzazioni immobiliari del Gruppo Rinascente, fummo entrambi conquistati dalla leggerezza delle opere di Rossello, che fu da noi coinvolto in seguito ad integrazione di altri interventi costruttivi.
Man mano che si infittivano i nostri rapporti di collaborazione con Mario, si determinava in noi sempre più il convincimento che le sue qualità artistiche producevano comunque un salto qualitativo di livello della materialità delle cose concrete di cui l’Arch. Benati ed io ci occupavamo.
Tra le altre realizzazioni di Rossello, legate alla collaborazione tra il costruire e l’immaginare ricordiamo anche una fontana a cascata a corredo di un parcheggio in una piazza a Milano e una scultura/ambiente realizzata in marmo bianco di Carrara che rappresenta un incredibile canneto che nasce in continuità dal pavimento dello stesso materiale nella sede Milanese della Rolex in via Manzoni.

Mario Rossello è un amico ed un artista che io e Valentino Benati non dimenticheremo mai.
Milano, 19 giugno 2012

...“Rossello ha messo al mondo una quantità di creature di sua esclusiva invenzione le quali popolano i suoi quadri. Sono inquieti, allarmanti e allarmati senza però il crollo della totale disperazione. I personaggi di Rossello si sentono soli anche in mezzo alla folla, cercano di comunicare ma lastre di cristallo per lo più invisibili li separano gli uni dagli altri. Spazi psicologici, lui li chiama, zone di spazio-tempo.”

Nel mondo alienato di Mario Rossello,
da “Corriere d’informazione” del 23 giugno 1967,
Dino Buzzati

...“Nei quadri di Rossello sta come sospeso un dialogo che sottintende una vibrazione cifrata, come fu tra gli atomi dei filosofi greci. È un tentativo di fermare il tempo servendosi della sua componente osiamo dire algebrica, calcolo di meno e di più quantità che si cancellano e si creano... Così Mario Rossello sembra guardare dal di fuori... un luogo nel quale ci muoviamo senza accorgerci, che non è più il mondo presente ma uno spazio dove il simbolismo e l’informale sono diventati amori illeciti, peccati di estetismo e manierismo.”

Mario Rossello, catalogo della mostra,
Galleria Chironi 88, settembre 1967,
Salvatore Quasimodo

Hanno scritto sul lavoro di Mario Rossello

Luigi Albertini - Guido Ballo
Renato Barilli - Riccardo Barletta
Carmine Benincasa - Germano Beringheli
Carlo Bertelli - Liana Bortolon
Rossana Bossaglia - Gianfranco Bruno
Dino Buzzati - Maurizio Calvesi
Italo Calvino - Luciano Caprile
Luciano Caramel - Luigi Carluccio
Flavio Caroli - Giorgia Cassini
Carlo Castellaneta - Luigi Cavallo
Nino Cavassa - Osiris Chierico
Sergio Dangelo - Remi D Cnodder
Raffaele De Grada - Mario De Micheli
Giorgio Di Genova - Jean Dypréau
Enzo Fabiani - Carlo Franza
Melisa Garzonio - Gérard Gassiot Talabot
Armando Ginesi - Silvano Godani
Sebastiano Grasso - Flaminio Gualdoni
Giorgio Kaisserlian - Théodore Koenig
Gina Lagorio - Davide Lajolo
Alberto Martini - Giorgio Mascherpa
Jacques Meuris - Dario Micacchi
Milena Milani - Benedetto Mosca
Nicoletta Pallini - Franco Passoni
Mario Perazzi - Simona Poggi
Domenico Porzio - Ivo Prandin
Salvatore Quasimodo - Pierre Restany
Silvio Riolfo Marengo - Franco Russoli
Alberico Sala - Roberto Sanesi
Oscar Signorini - Pier Angelo Soldini
Franco Solmi - Erich Steingraber
Emilio Tadini - Franco Tiglio
Stelio Tomei - Tommaso Trini
Antonello Trombadori - Marco Valsecchi
Jean Pierre Van Thiegem - Miklos Varga
Giuseppe Venosta - Marisa Vescovo
Giancarlo Vigorelli - Lorenzo Vincenti